Si ripete da oltre 80 anni, tutti gli anni lo stesso giorno: il 22 Febbraio.
La magia di questa ricorrenza si è manifestata sin dalla sua nascita, dovuta alla richiesta di alcune girl scouts, delegate ad una conferenza del guidismo, di dedicare un giorno speciale all’unione ideale di un’idea di movimento che travalicasse i confini delle nazioni e potesse essere celebrata da tutti a favore dello sviluppo dei valori delle Guide Scout.
Si è scelto il giorno in cui Baden Powell e sua moglie Olave festeggiavano il compleanno, essendo nati esattamente lo stesso giorno. Da allora in ogni paese nel Mondo in cui sono presenti gli scout si celebra il World Thinking Day, cioè la Giornata del Pensiero.
Dalla sua prima ricorrenza sono trascorsi molti anni e tante cose sono cambiate nel mondo. Si sono susseguiti ed alternate guerre e momenti di pace, sviluppi economici e profonde crisi finanziarie e sociali, molti paesi hanno cambiato il proprio assetto istituzionale, la tecnologia ha modificato radicalmente abitudini e comportamenti, e così via.
Qual è dunque il significato di questa ricorrenza oggi?
Qual è l’idea di “World”, il nostro mondo, che stiamo vivendo?
Cosa ci accingiamo a celebrare?
Il mondo che stiamo vivendo fa i conti con elementi molto diversi tra loro che coesistono, anche se spesso non si accettano: sono gli effetti dell’evoluzione della globalizzazione, di una rivoluzione tecnologica che ci fa modificare i comportamenti e che spesso dobbiamo rincorrere, di crisi economiche che costringono parte della popolazione a migrare verso altre zone del paese alla ricerca di un futuro sicuro, di uno smarrimento culturale che dà spazio a pulsioni ancestrali estreme, di ondate migratorie da Medio Oriente ed Africa , ecc. che ci costringono ad attuare un passaggio mentale complesso e non scontato.
Il mondo si sta sempre di più avviando ad essere come quello che Baden-Powell definiva con un neologismo pieno di significato: Jamboree, che letteralmente significa “marmellata di ragazzi”. Un coacervo cioè di culture, idee, provenienze, esperienze, scambio, costumi e comportamenti così diversi eppure così vicini gli uni con gli altri. Una mescolanza di persone che costituiranno in un futuro non molto lontano, e per tutti, l’unica razza possibile: quella umana.
Nonostante ciò, la compagine sociale in cui troviamo a vivere assomiglia sempre di più ad un frammentato “puzzle” nel quale i tasselli a volte risulta semplice farli coincidere, a volte no. I cambiamenti sono sempre più rapidi e ci viene chiesto un adattamento veloce alle nuove condizioni.
Di tutto questo processo di avvicinamento e unione culturale mondiale noi possiamo esserne attori o spettatori, ma se festeggeremo il World Thinking Day dovremo necessariamente sentirci i protagonisti di questa trasformazione.
Quando partecipiamo ad un Jamboree, ad esempio, avvertiamo sulla nostra pelle la potenza di questa unione di valori e di intenti per progettare il nostro mondo del futuro, sperimentiamo dal vivo che è possibile coestistere e camminare insieme.
Festeggiare il TD, per tutti gli scout nel mondo, significa infatti celebrare l’idea di un mondo fatto di persone che credono negli stessi valori, che hanno fatto la stessa promessa e che si sentono parte della stessa comunità mondiale dello scoutismo al di là del colore della pelle, della provenienza, delle mutazioni comportamentali e dello sforzo che devo fare per accettare le conseguenze di questi cambiamenti e sentirmene parte.
Festeggiare il TD significa quindi incarnare il messaggio originale di BP della costruzione di un mondo migliore. Un mondo cioè reale, fatto di persone che si rimboccano le maniche e contribuiscono giorno dopo giorno a cambiarlo, partendo dalle piccole cose per poi puntare in alto: ad esempio considerando in maniera indistinta un qualsiasi altro essere umano come un fratello.
In questo l’idea di BP è ancora attualissima, e questo testimonia quanto fosse avanti a suo tempo il “nostro vecchietto”.
Un sincero augurio a tutti e buon World Thinking Day.
Giovanni Bocchino
Commissario Sezione di Portici